Un altro ottimo episodio di questa bella seconda stagione di Black Sails, a nostro modo di vedere in questo Black Sails 2×07: XV il fatto più rimarchevole riguarda la scelta senza ritorno operata da Eleanor Guthrie, seguono l’apprendere quanto sia abile e ambizioso John Silver, forse persino più abile di Flint, e una chiarificazione su motivazioni e carattere di Max. Avevamo lasciato Eleanor nella cella di Abigail Ashe che aveva preso la decisione di portarla via senza il consenso di Vane e Flint che aspettava la votazione sulla sfida di Hornigold per togliergli il ruolo di capitano, mentre nel bordello di Max avevamo lasciato una Anne completamente a pezzi dopo il raptus omicida che l’aveva portata ad uccidere l’uomo dell’equipaggio di Flint e la povera Charlotte. Al solito, è inutile o meglio troppo prolisso, raccontare tutto per filo e per segno secondo l’ordine dell’episodio saltando da una storyline all’altra. Affrontiamole quindi una per una.
Iniziamo da Eleanor, Abigail è talmente spaventata che deve convincerla a scappare usando i tunnel sotto al forte. Arrivate a un cancello chiuso con una catena Eleanor apre il lucchetto con le chiavi sottratte a Vane, ma il cancello è incastrato e questo le fa perdere molto tempo, mentre Eleanor cercava disperatamente di aprire il cancello, ferendosi anche alla mano, Abigail la guardava inebetita senza fare nulla, ci ha fatto rabbia, si OK una ragazza che viene da Londra, allevata come una lady, tutto quello che volete ma il tempo trascorso prima che si decidesse di aiutare Eleanor a spingere il cancello è stato intollerabilmente lungo. Abbastanza a lungo da permettere a Vane di arrivare quando loro sono appena passate dall’altra parte, Vane dice a Eleanor che lui le ha salvato la vita e che ha massacrato il capitano Low e il suo equipaggio solo per salvare lei (non che ci fossero dubbi in proposito) e che lei invece sta mettendo a rischio la sua. Le promette anche che se lui invece non sarà ucciso dai suoi uomini tornerà a cercarla. Eleanor non ci ripensa, chiude il lucchetto e porta Abigail da Miranda e Flint.
Ad aspettarle insieme a Miranda c’è il padre di Eleanor che sembra sinceramente orgoglioso di questa figlia così forte. La vicenda ha duramente provato Eleanor, quando rimangono da soli il padre le mette una mano sulla spalla e lei non si scosta, anzi appoggia la sua testa sul padre. Guthrie è un uomo complicato, non siamo sicuri che non farà mai niente alle spalle della figlia ma l’affetto paterno e l’orgoglio di cui parlava negli scorsi episodi sono certamente reali. Il personaggio più simile a Guthrie che ci viene in mente è proprio Max, ambiziosa, subdola, ma capace di amore sincero e sincera riconoscenza verso chi è stato buono con lei.
E veniamo alla storyline di Max ed Anne, come dicevamo all’inizio abbiamo avuto una chiarificazione su Max, nei commenti agli scorsi episodi ci chiedevamo fino a che punto volesse Anne al suo fianco come utile alleata e fino a che punto volesse essere gentile. In questo episodio in effetti lei fa una proposta di partnership ad Anne ma quello che abbiamo visto è stata sincera commozione mentre Anne rannicchiata nel letto le raccontava la sua storia e poi quando mette in chiaro con una delle sue ragazze che Anne non si tocca, dice chiaramente che il motivo è la riconoscenza perchè Anne fu l’unica a fare qualcosa quando era sulla spiaggia. Ricorderete il momento buio di Max quando espulsa dal bordello e con un debito da pagare era finita a prostituirsi in una tenda sulla spiaggia in condizioni di schiavitù e alla mercé di uomini violenti che non avevano più nessun freno visto che non era protetta più da nessuno. Ricorderete anche che Anne si impietosì e uccise gli uomini che le avevano fatto del male. La storia di Anne ci spiega perchè la situazione di Max la impietosì tanto da dover intervenire, sposata a 13 anni con un uomo violento che la maltrattava, torturava perfino e la divideva con i suoi uomini, fino a che un giorno in una taverna in cui il marito la stava picchiando di nuovo si imbatterono in Jack Rackam che attraversò la stanza e tagliò la gola al marito portandola via.
Flint dopo diversi episodi in cui era stato il magnifico ed incontrastato protagonista, anche in questo come nel precedente ci sembra che tiri un po’ il fiato, La puntata di Flint si può riassumere in un incontro e due conversazioni. Cominciamo dall’incontro con Abigail, ci è piaciuto molto come ha approcciato la spaventatissima ragazza, deponendo le armi e presentandosi come un amico di famiglia, correggendo lei che lo chiamava col nome da pirata, Capitano Flint, con il suo nome vero: James McGraw. Nelle due conversazioni sembra invece un po’ in balia degli eventi, in quella con Billy il protagonista è quest’ultimo che lo informa di come abbia deciso di sostenere il suo essere capitano senza tentennamenti e non importa se la famosa notte in cui lui è scivolato in acqua Flint abbia mollato la sua mano di proposito. L’altra conversazione è con John Silver, qui Flint sembra riuscire a raggirare John Silver con le parole come fa con tutti gli altri, col senno di poi scopriamo che invece è il contrario, ma ne parleremo tra poco parlando di John Silver. Mentre si aspettava il voto sulla sfida di Hornigold arrivano i due uomini che Flint aveva mandato a tener d’occhio l’oro della Urca de Lima, viene informato che l’oro è andato, sono arrivate delle navi spagnole e l’hanno recuperato, appena la notizia si diffonde gli uomini perdono ogni interesse nel rischiare la vita per riprendere il forte. Silver in breve dice a Flint: niente più oro, noi non siamo più partner e che oltretutto sembra che Flint non sia più molto interessato all’oro tutto preso com’è dal suo piano. Flint apparentemente lo convince che seguire il suo piano è nell’interesse di Silver, perchè l’unica cosa che questi ha al mondo è la considerandone che ha guadagnato presso l’equipaggio.
Billy: avevamo avuto l’impressione che la sua volontà di vendetta su Flint non fosse così chiara, che fosse meno deciso di Dufresne, avevamo visto giusto e incredibilmente quando Billy si spiega non sembra una cosa così fuori dal mondo. Flint l’avrà pure fatto finire in mare, ma l’esperienza vissuta dopo, la prigionia presso gli inglesi e le torture, la consapevolezza che lo ritenessero meno che umano l’hanno segnato in maniera indelebile, dal momento che è convinto che Flint sia l’unico capace di impedire agli uomini di subire il suo stesso fato è disposto a spalleggiarlo incondizionatamente. Quasi inutile dire che in questo episodio abbiamo adorato Billy.
E arriviamo a John Silver, che come nello scorso episodio è stato decisamente protagonista, il colpo di scena è quando verso la fine dell’episodio va da Max per metterla al corrente di come stanno davvero le cose, i due uomini hanno mentito a Flint sotto istruzioni dello stesso Silver, non solo l’oro della Urca de Lima è ancora sulla spiaggia del naufragio ma la guarnigione spagnola che lo difende è stata decimata da una febbre tropicale. Che fosse intelligente lo sapevamo, che fosse tanto deciso ed ambizioso non l’avevamo capito. Ora per recuperare l’oro e dividere in pochi non c’è bisogno di un equipaggio numeroso, bastano pochi uomini e si rivolge a Max per aiuto nel reclutare quelli giusti.
Dufresne: una merdaccia direbbe Fantozzi, Prima è pronto a tramare con Billy (che però gli volta le spalle) poi una volta scacciato si rivolge ad Hornigold spifferando la storia del perdono per 10 uomini in cambio della consegna di Flint.